Coltivare fave e piselli in autunno è una delle scelte più intelligenti che puoi fare se vuoi mantenere vivo l’orto anche durante la stagione fredda e sfruttare al massimo le potenzialità del tuo terreno.
Parliamo di leguminose invernali resistenti, capaci di crescere pure a basse temperature e di arricchire naturalmente il terreno grazie alla loro particolare capacità di apportare azoto. Questo le rende non solo colture produttive, ma anche miglioratrici in quanto preziosissime alleate per la fertilità del suolo.
Vediamo allora insieme quando seminare fave e piselli, come disporre correttamente i semi, quali concimi biologici Biotica utilizzare e quali cure colturali adottare per portare avanti con successo queste coltivazioni nel nostro orto invernale.
In che periodo si piantano fave e piselli
Partiamo dall’inizio del ciclo colturale, ovvero dalla semina. La semina di fave e piselli varia leggermente a seconda del clima della zona in cui vivi. In genere, entrambe le leguminose si possono seminare da ottobre in poi.
Nelle zone in cui gli inverni sono particolarmente rigidi, la semina può avvenire anche all’inizio della primavera, a marzo.
Seminare in autunno, però, è vantaggioso perché ci consente di avere raccolti già a inizio primavera e dà la possibilità alla pianta di svilupparsi e produrre al meglio una volta finito il freddo.
Queste leguminose sono molto facili da coltivare, e la loro germinazione è quasi sempre garantita. Si tratta di colture che si seminano direttamente in campo, senza la necessità di passare prima in semenzaio, e che impiegano circa 10-15 giorni per germinare.
Nel primo periodo dopo la semina una buona pratica potrebbe essere quella di coprire i semi con dei teli di tessuto non tessuto, per proteggerli sia da eventuali gelate sia da eventuali attacchi di piccoli animali e uccelli.
A che distanza seminare le fave e i piselli
Come per ogni coltura, la corretta disposizione dei semi è essenziale per garantire alle piantine una crescita sana e per ottenere un buon raccolto.
La distanza di cui devi tenere conto nel seminare piselli e fave può cambiare in base alla varietà della pianta che hai scelto. Grosso modo, però, tieni a mente questi numeri.
Distanze per le fave
Per seminare le fave, posiziona i semi a 3-5 centimetri di profondità. Tra un seme e l’altro nella stessa fila l’ideale sarebbe lasciare circa 15-20 centimetri. Tra una fila e l’altra, invece, cerca di lasciare sempre almeno 70-80 centimetri di distanza.
Distanze per i piselli
Per seminare i piselli, interra i semi a 2-3 centimetri di profondità. Come per le fave, tra un seme e l’altro nella stessa fila puoi lasciare circa 20 centimetri di distanza. Tra le file, invece, lascia dai 60 ai 90 centimetri in base alla varietà. I piselli rampicanti, infatti, hanno bisogno di più spazio, oltre che di sostegni per crescere meglio in altezza.
Come concimare fave e piselli: prima, durante e dopo la semina
Le leguminose sono colture poco esigenti dal punto di vista delle concimazioni e della struttura del terreno. Il loro vantaggio più grande è infatti proprio quello di arricchire naturalmente il suolo. Questo però non significa che non abbiano alcun bisogno di concime.
Concimazione di fondo
Prima della semina, come per ogni coltura, è utile preparare il terreno con una concimazione organica leggera. Non serve aggiungere azoto in quantità, perché le piante lo produrranno da sole. È meglio puntare su concimi naturali che migliorano la struttura del terreno e favoriscono la vita microbica.
L’humus di lombrico HUMICUM di Biotica è ideale per questo tipo di colture: parliamo infatti di un ammendante naturale che contiene più basse quantità di azoto.
Trapianto e post-trapianto
Molte persone pensano che le leguminose non vadano concimate. In realtà, una concimazione moderata e mirata può migliorare la resa e la qualità dei raccolti. Un concime perfetto da utilizzare in trapianto e post-trapianto è ACTIV-HUM.
Questa specialità liquida di Biotica consente di migliorare lo sviluppo e la radicazione delle piantine, e di renderle più forti nei confronti di stress ambientali, termici e nutrizionali.
Fasi di sviluppo
Durante le fasi di pieno sviluppo, può poi fare la differenza usare un concime liquido biologico per migliorare lo sviluppo dei frutti. CREMENTUM universale è il prodotto più indicato grazie alla presenza di potassio, aminoacidi, proteine vegetali e bioattivatori. Contiene anche macroelementi in forma organica a rilascio graduale, che consentono alle piante di avere un nutrimento equilibrato e costante.
Consigli finali: cure colturali da seguire
Oltre alla semina corretta e alla concimazione giusta, per prenderti cura delle leguminose invernali puoi anche seguire questi pratici consigli che faranno la differenza tra una produzione mediocre e una soddisfacente.
Irrigazione
In autunno e in inverno le piogge sono spesso sufficienti, ma in caso di periodi secchi ricorda di irrigare. Queste colture temono la siccità, ma anche i ristagni: procedi quindi con moderazione.
Sarchiatura e pacciamatura
È importante mantenere il terreno libero dalle erbe infestanti, che competono con le giovani piantine. Una sarchiatura leggera o, meglio ancora, una pacciamatura con paglia o foglie secche può aiutarti a ridurre le infestanti e a proteggere il terreno dalle escursioni termiche.
Protezione dal freddo
Nei mesi più rigidi, soprattutto nei luoghi più freddi, potrebbe essere necessario coprire le piantine con teli di tessuto non tessuto. Questo materiale è traspirante e permette di proteggere le piantine senza soffocarle. Tienilo quindi in considerazione!
Rotazioni colturali
Dopo fave e piselli, abbiamo già detto che il terreno sarà più fertile grazie all’azoto. Puoi quindi approfittarne per coltivare ortaggi esigenti come cavoli, zucchine o pomodori. Evita però di seminare altre leguminose subito dopo per evitare di impoverire il suolo degli stessi elementi nutritivi.
Adesso che hai tutte le informazioni necessarie per coltivare le leguminose, puoi aggiungere questa nuova coltura al tuo orto autunnale e invernale!